Pizza fatta in casa con doppia cottura padella e grill forno

Pizza fatta in casa con doppia cottura padella e grill forno, una cottura dedicata a chi non possiede il forno a legna e nemmeno la pietra refrattaria.
Sapete quanto adoro sperimentare in cucina, in questi giorni stavo studiando un modo per realizzare la pizza fatta in casa per chi non possiede forno a legna, forno a carbonella e pietra refrattaria.
Non tutti abbiamo la fortuna di avere la giusta attrezzatura, io in casa ho sia il forno con pietra ollare a carbonella che il fornetto elettrico con pietra refrattaria g3ferrari, pensando però a chi in casa non li ha mi son messa a studiare video, consigli di pizzaioli ecc. per realizzare una pizza come quella del ristorante ma a casa in modo semplice senza spendere troppo.
Di lievito ne basta veramente pochissimo, solo 2 gr per 1,600 kg di farina. Io uso la farina 00 del Molino Cipolla, quella che adopero anche per la pasta fresca, ha un costo contenuto ed una resa ottima.
La lavorazione dell’impasto è molto lunga, la pizza infatti è altamente digeribile, occorrono circa 24 ore per tutto.

Sponsorizzato da Molino Cipolla

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione25 Minuti
  • Tempo di riposo1 Giorno
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni8 pizze
  • Metodo di cotturaForno elettrico
  • CucinaItaliana

Ingredienti

L’impasto necessita di varie lavorazioni, seguite con attenzione tutti i passaggi
  • 1600 gFarina 00
  • 2 gLievito di birra fresco
  • 50 mlOlio extravergine d’oliva
  • 50 gSale fino
  • 1 lAcqua
  • 15 gZucchero

Strumenti

  • Padella
  • Forno

Preparazione

Ora veniamo alla vera e propria preparazione dell’impasto, indossiamo i guanti in lattice monouso perchè i miei impasti sono molto idratati e appiccicosi
  1. In una ciotola bella grande versare l’acqua, aggiungere lo zucchero e il sale, mescolare tutto per bene. La funzione dello zucchero è quella di far colorare poi la crosta della pizza in cottura, non serve per il lievito.

  2. Aggiungiamo 1 kg di farina e il lievito sbriciolato. Il lievito và sbriciolato sulle mani assieme ad una piccola quantità di farina, non deve mai entrare in contatto con il sale.

  3. Impastare energicamente per alcuni minuti poi aggiungere 600 gr di farina restanti e i 50 ml di olio extravergine d’oliva.

  4. Mettere l’impasto sul piano lavoro spolverato di farina ed impastare facendo le pieghe (praticamente si prende l’impasto dal basso e si solleva verso l’alto) per 15 minuti.

  5. Lasciate riposare sotto un canovaccio umido (NON bagnato) per 40 minuti

  6. Prendere l’impasto e dividerlo in palline delle stesse dimensioni. Fatele lievitare coperte o in un contenitore apposito per pizza oppure coperte da un canovaccio umido, a 18 gradi ma non in frigorifero, per 18 ore almeno.

  7. Il giorno dopo, la sera, prelevate le palline, “bagnatevi” le mani di farina e iniziate a premere con gli indici incrociati il centro della pizza spostando le bolle d’aria verso il cornicione.

  8. Mettete a scaldare al massimo la padella antiaderente, una volta calda posizionate la pizza, conditela con passata di pomodoro e pezzetti di mozzarella, lasciate cuocere per 3 minuti.

  9. Aiutandovi con un mestolo piatto, anche in silicone, prendete la pizza e sistematela nella teglia (se la vostra padella ha il manico in acciaio potete lasciarla nella padella) e mettete in forno al massimo calore con funzione grill (io uso grill veloce) per 2 minuti o sino a che la pizza si colora per bene.

  10. Appena tirata fuori dal forno potete aggiungere quello che volete: salame, basilico, pomodorini, insomma sbizzarritevi. Io ne ho creata anche una margherita. Il filo d’olio sulla pizza come condimento anche quello và messo dopo la cottura a pizza bella calda.

  11. Ottimo anche il condimento: passata di pomodoro, cipolle, mozzarella a dadini e poi a fine cottura fettine di prosciutto crudo.

4,9 / 5
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Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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