budino al cioccolato bio sobbekeIl ministero della Salute ha pubblicato il richiamo di un lotto di budino al cioccolato bio a marchio Söbbeke per la possibile presenza di frammenti di vetro nei vasetti. Il prodotto interessato è distribuito in confezioni da 150 grammi con la data di scadenza 09/08/2019.

Il budino al cioccolato richiamato è stato prodotto dall’azienda Molkerei Söbbeke Gmbh, nello stabilimento di Amelandsbrückenweg 131, a Gronau-Epe, nella Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania (marchio di identificazione: DE NW 501 EG).

A scopo precauzionale si raccomanda di non consumare il budino al cioccolato con la data di scadenza segnalata e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Il ministero ha anche diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di salame campagnolo a marchio Salumi Pasini per la presenza di Salmonella rilevata in un campione prelevato durante il piano di controlli ufficiali dell’Ats Insubria. Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni da circa 270 grammi con il numero di lotto 1056 e tutte le date di scadenza.

salame campagnolo salumi pasiniIl salame campagnolo richiamato è stato prodotto da Salumi Pasini di Smapp Spa, nello stabilimento di via circonvallazione 7, a Trezzano sul Naviglio, nella città metropolitana di Milano. L’avviso è stato pubblicato anche dai supermercati Carrefour e Bennet.

Si raccomanda ai consumatori di non mangiare il salame campagnolo richiamato e di restituirlo al punto vendita in cui è stato acquistato. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’azienda 334 6689227.

Dal 1° gennaio 2019, Il Fatto Alimentare ha segnalato 86 richiami, per un totale di 130 prodotti, e 6 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda  almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf  “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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