Strattu di pomodoro siciliano

I siciliani che leggeranno i miei ultimi articoli con la descrizione delle nostre conserve si faranno quattro risate 🙂

Volete sapere il motivo? perchè nessun siciliano andrà a guardare in un vecchio taccuino di ricette o tanto meno cercare su internet  come si fanno le conserve della nostra tradizione in questo caso l’estratto di pomodoro o “strattu” come lo chiamiamo noi, perchè noi abbiamo la mamma ancor meglio la nonna o la vecchia zia che non hanno bisogno di scriverle su un quaderno queste cose perchè ce le hanno impresse indelebili nella mente e ancor di più nel cuore.

Si proprio nel cuore perchè fare le conserve un tempo era un momento speciale

Per noi bambini quando arrivava il momento di preparare le conserve era una festa, tutta la famiglia riunita e non vi parlo di un nucleo famigliare di 4 persone ma di nonni, zii, cugini, parenti mai visti prima e tutto il vicinato.

Ognuno di noi aveva un compito facevamo tutti gioco di squadra, tra canzoni, racconti popolari si faceva l’alba  una gran fatica ma quanto ci divertivamo…

  • Calcolate che per circa  1 kg di strattu (concentrato  di pomodoro) occorrono in media 10 kg di pomodoro
  • 100 g di sale grosso

Per la conserva della nonna si parlava di centinaia di kg perchè poi andava distribuito a tutto il quartiere 🙂 🙂

Lavate i pomodori, lasciateli sgocciolare quindi trasferiteli in un pentolone bello grande.

Lasciateli cuocere 2 ore abbondanti mescolandoli spesso in modo da spappolarsi ( si può dire spappolarsi?  😮 )

Quando i pomodori saranno cotti aggiungete il sale che servirà alla conservazione nel tempo dell’astratto quindi amalgamatelo ben bene.

Quando il  pomodoro si sarà raffreddato passatelo ottenendo una salsa liscia.

Preparate i contenitori dove contenerlo che possono essere teglie, vassoi, piatti da portate insomma l’importante è che siano piani e non ciotole fonde naturalmente.

Trasferite la salsa di pomodori nei contenitori che avete preparato e stendeteli al sole nelle ore più calde cioè dalle 10 alle 17 ( quindi quando iniziate a preparare l’estratto tenete presente questi tempi).

Mescolate spesso la salsa, vedrete che già dal primo giorno esposto al sole inizierà ad asciugare e quindi a restringersi parecchio.

Arrivato il tramonto ritirate l’astratto e mettetelo al riparo per non farlo prendere di umidità e quindi ammuffire o inacidire.

Il giorno seguente rimettetelo a sole e continuate le stesse operazioni del giorno prima.

In due tre giorni se avete beccato il clima giusto lo stratto sarà pronto per essere conservato, l’asciatelo all’aria ancora un giorno ma non più sotto il sole.

Trasferite lo stratto nei vasi sterilizzati, chiudeteli e conservateli in un luogo fresco o direttamente in frigo.

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