Dieta personalizzata, perché è importante

È scritta da uno specialista, tiene in considerazione stile di vita, abitudini e gusti personali del paziente ma, soprattutto, permette di dimagrire senza mettere a repentaglio la salute

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Nell'antica Grecia con il termine dieta si intendeva l'insieme delle attività necessarie per mantenersi in salute: corretta alimentazione e allenamento fisico per fare stare bene corpo e mente. Purtroppo ai giorni nostri questo significato è stato un po' "distorto" perché, (troppo) spesso, al termine dieta viene associato il significato di "privazione", "restrizione". E sempre (troppo) spesso a dispensare diete & co. sono persone che non hanno le basi di studio necessarie per poter prescrivere alcun programma alimentare.

La nutrizione è un'area medica specialistica e, in questo ambito, possiamo distinguere tre figure: il dietista, il** biologo nutrizionista** e il dietologo. Il primo è un operatore sanitario con laurea triennale in Dietistica che appartiene alle lauree sanitarie triennali di Medicina e Chirurgia. Il dietista elabora diete in modo autonomo ma in seguito a una prescrizione medica. Il biologo nutrizionista è uno specialista laureato in biologia, biotecnologie o scienze della nutrizione specializzato in scienze dell'alimentazione e può elaborare schemi dietetici. Il dietologo è un medico con laurea in Medicina e Chirurgia, più specializzazione in Scienze dell'Alimentazione. Il dietologo effettua valutazioni cliniche, diagnosi, elabora diete ed è l'unico che può prescrivere eventuali farmaci. Quando si ha necessità di rivedere/assestare la propria alimentazione, è importanti rivolgersi a una di queste figure. Autodiagnosi o, peggio, i consigli di un non-specialista, possono rivelarsi deleteri per la salute.

Abbiamo cercato di fare chiarezza sull'argomento con il dott. Giuliano Ubezio, dietista.

Chi è e cosa fa un dietista«Il dietista è l’operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, tra le quali l’elaborazione, formulazione ed attuazione delle diete prescritte del medico, controllandone poi l’accettabilità da parte del paziente, svolgendo la sua attività sia in strutture pubbliche che private. Per diventare dietista bisogna conseguire la laurea di 1° livello in dietistica, Facoltà di Medicina e Chirurgia. A questi corsi, a numero chiuso, si accede dopo aver superato il test di ammissione. La frequenza è obbligatoria, come il monte ore di tirocinio presso strutture ospedaliere. È necessario superare l’esame finale, indispensabile all’esercizio della professione».

Perché ha ritenuto necessario fare questa precisazione?«In Italia, ormai chiunque, con corsi online, di qualche fine settimana, o addirittura senza nemmeno avere mai frequentato un corso, si proclama dietista o nutrizionista (che, tra l'altro, sono due figure diverse, con percorsi di studi differenti), fornendo indicazioni nutrizionali o consegnando diete senza avere i requisiti né necessari per poterlo fare, tanto meno le autorizzazioni necessarie. In questo modo si creano solo danni a chi vi si rivolge e si aumenta quello che viene definito abusivismo. Assieme a Massimiliano Bardini, personal trainer, ho creato RevofitProgram , un progetto nel quale uniamo le nostre competenze per creare programmi personalizzati sia dietetici che di allenamento personalizzato».

Come funziona una visita dal dietista?«Al dietista si rivolgono coloro che hanno bisogno di modificare quelle abitudini alimentari, sbagliate, che hanno causato problemi di salute o estetici, quindi dal sovrappeso o obesità, a patologie quali, diabete, ipertensione, ipercolesterolemie o ipertrigliceridemie. Ma a questo specialista può anche semplicemente rivolgersi chi vuole perdere poco peso, aumentare la massa muscolare o ridefinire la silhouette, oppure l'atleta che deve prepararsi per una competizione. Il lavoro del dietista si svolge quindi a stretto contatto con quello dei medici che prescrivono le visite al fine di migliorare, anche attraverso l'aliemntazione, la salute del paziente. Il dietista, quindi, dopo aver avuto la diagnosi dello specialista, crea la dieta personalizzata in base alle esigenze e abitudini del paziente. In questo modo non fornità un semplice schema alimentare dietetico, ma un vero e proprio cambiamento dello stile alimentare che, attraverso una corretta educazione alimentare, potrà garantire risultati duraturi nel tempo».

Quali sono i parametri per determinare il peso ideale?«Mi piacerebbe dire che il peso ideale non esiste, o che comunque esista un range di peso determinato da età, sesso, altezza ed attività fisica svolta entro il quale è bene rimanere. A volte, però, è molto più importante capire il range di massa grassa ideale (ovvero tutti i lipidi presenti nel nostro organismo, anche quelli indispensabili per il suo funzionamento ndr). Due donne "identiche" per età, peso e altezza, possono avere composizioni corporee differenti, attività fisiche diverse e questi fattori possono anche leggermente incidere sul loro intervallo di peso ideale.»

Quali sono gli aspetti che si devono considerare quando si propone una dieta personalizzata?«Il dietista crea diete ad hoc in base alle esigenze cliniche del paziente tenendo in considerazione gusti, abitudini e stile di vita. Personalmente cerco di educare i miei pazienti a un corretto stile alimentare, spiegando loro il motivo per cui è meglio associare tra loro alcuni alimentipiuttosto che eliminarne altri».

Insomma, rivolgersi a uno specialista non solo è importante, ma fondamentale se si vuole dimagrire senza mettere a repentaglio la propria salute.