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Roma, mense scolastiche: "Con il nuovo bando, cibo bio, equosolidale e a km zero"

Lo ha annunciato l'assessora alla Scuola e Politiche sociali Laura Baldassarre: "I prodotti alimentari in avanzo saranno donati alle famiglie o a enti caritatevoli"

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Dopo le 40 penali a seguito delle 740 ispezioni condotte nell’anno scolastico 2015/2016, i temi della qualità e del controllo sono diventati assolutamente centrali. Lo ha annunciato l'assessora alla Scuola e Politiche sociali Laura Baldassarre, illustrando la delibera appena approvata sul bando di gara per i servizi di mensa nel periodo 2017-2020.

Passato con 27 voti favorevoli e 11 contrari, il bando prepara il progressivo raggiungimento di un sistema di gestione centralizzato che riguarderà i nidi, le sezioni primavera e ponte, le scuole d'infanzia comunali, statali, primarie e secondarie, per un totale di 144mila pasti ogni giorno.

I prodotti, intanto, dovranno essere biologici, stagionali, equosolidali, dop, igp e a chilometro zero. E le famiglie, ha spiegato l’assessora, dovranno avere un ruolo centrale nell'educazione alimentare dei romani più piccoli, in sinergia con il nuovo corso.

Il bando sarà affidato dal primo settembre 2017 al 31 luglio 2020: ed entro la fine di questo periodo il sistema di gestione della ristorazione centralizzato sarà l'unico metodo di gestione della refezione scolastica.

 "C'è un'attenzione al ciclo completo dei prodotti, compresa la trasformazione e il confezionamento delle derrate, che si ricomprende entro un raggio di 300 chilometri dal Campidoglio in linea d'aria, con attenzione anche alle modalità del loro trasporto" ha spiegato ancora l'assessora. "Abbiamo previsto, infatti, specifiche azioni di riduzione dell'impatto ambientale del servizio di refezione su trasporto e distribuzione, oltre che sulla gestione e riduzione a monte di scarti e rifiuti, in accordo con l'assessora capitolina all'ambiente Pinuccia Montanari".

"E infine sono previsti" ha aggiunto l'assessora "anche protocolli per la donazione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini solidali a enti caritatevoli, per evitare gli sprechi, coinvolgendo le famiglie e i ragazzi". Proprio per questo il dipartimento ha chiesto un tavolo permanente con i dirigenti scolastici. "Il fatto che i residui tornino alle famiglie è un aspetto importante" ha concluso Baldassarre. "Stiamo facendo quindi degli incontri per capire come garantirlo, non soltanto nelle scuole in autogestione. In questa fase di impoverimento delle famiglie, il servizio mensa, che garantisce un pasto adeguato, diventa ancora più importante per le famiglie svantaggiate".