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Dal vecchio Boeing alle giraffe, gli hotel più originali del mondo

Un giro del mondo fra le strutture più bizzarre in cui alloggiare proposte da Momondo. Non manca il Far West californiano, l’albergo dedicato ai cani o quello dove lavorano solo robot
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C’è il Boeing 747 a Stoccolma. Oppure una vecchia gru ad Amsterdam. Non basta: fra le strutture più bizzarre in cui pernottare, selezionate dalla piattaforma di ricerca per voli e hotel Momondo, non mancano i villaggi a tema automobilistico o quelli favolistici e ancora il Far West californiano o le giraffe keniote. Per chi cerchi un soggiorno fuori dal comune, in Europa e oltre, non c’è che l’imbarazzo della scelta. E che scelta.
 
D’altronde, secondo l’International Travel Survery rilasciato dalla stessa Momondo e realizzato ascoltando le abitudini di viaggio di 24.700 persone in 23 Paesi, il 61% degli italiani – nonostante i trend della sharing economy e i cambiamenti delle abitudini di alloggio – preferisce ancora dormire in hotel. Case in affitto, ostelli, campeggi e altri tipi di strutture arrivano ancora al secondo posto. L’albergo è dunque, ancora, il primo e più importante pezzo della vacanza. Se riesce, in virtù delle sue qualità, della posizione o dell’architettura, a proporre un viaggio nel viaggio, ancora meglio. Stravaganti, insoliti, surreali, selvaggi: quelli raccolti di seguito possono davvero cambiare prospettiva sui posti che si visitano.  Iniziamo dai cinque hotel europei. C’è Stoccolma dove, a due passi dall’aeroporto di Arlanda, si può provare l’ebbrezza di dormire in un vecchio Boeing 747-212B del 1976. C’è spazio anche nella cabina di pilotaggio, con i letti infilati fra leve e display. Ad Amsterdam, invece, dopo una lunga ristrutturazione ha aperto qualche anno fa l’hotel di lusso Faralda. Si trova su una gru, a 50 metri di altezza sul molo industriale Ndsm, centro di aggregazione di artisti e skater. Tre le camere: Secret, Free spirit e Mystique arredate in modo particolare con accesso alla vasca idromassaggio all’aperto e una vista pazzesca sulla città, che si staglia di fronte visto che il molo sorge dall’altra parte del lago IJ.  Bungee jumping? Certo, è incluso nel prezzo. O quasi.
 
Continuando il giro del Vecchio Continente salta fuori lo Spitbank Fort Hotel al largo di Portsmouth, in Inghilterra: un antico forte navale è diventato uno degli alberghi più esclusivi del Paese. Da raggiungere appunto via mare. Nove le suite dotate di letti giganteschi con soffitti alti e arredamento ovviamente regale. Fra sale da gioco, tetto con vasca idromassaggio e cantina spicca l’enorme faro, da dove godere di una vista fantastica sulla costa meridionale inglese o sull’isola di Wight.
 
Curiosa e fantastica la tenuta battezzata “La balade des gnomes” nella campagna di Durbuy, in Belgio. Un posto magico con dieci suite, ciascuna dedicata a un tema e una storia: da quella chiamata “The legend of the trolls”, ideale per i patiti del fantasy, alla “Macquarie Island”, con tanto di letto a forma di barca e spiaggia di sabbia, passando per “In a moon neighbourhood”, ad argomento spaziale. Non mancano le leggende nella suite “Il cavallo di Troia”. Su due piani, ovviamente. A Stoccarda, infine, il V8 Hotel propone una decina di stanze legate a design ed estetica automobilistica, all’interno del Motorworld, ex complesso aeroportuale Böblingen/Sindelfingen riconvertito nel 2009 a centro di cultura automobilistica.
 
Oltre i confini dell’Europa le prospettive si allargano. A Pioneer, in California, ci si può teletrasportare nel selvaggio Far West grazie a un hotel fondato nel 1946 dagli attori e cantanti hollywoodiani Roy Rogers e Gene Autry. Ci sono saloon, carcere, spazi per i cavalli, boutique pittoresche e musica dal vivo. Mentre a Nairobi, al Giraffe Manor nei pressi della foresta di Ngong, i vicini di stanza sono appunto i grandi mammiferi che vivono nei molti ettari della proprietà. Con loro si può anche fare colazione in giardino. Giraffe Manor si trova fra l’altro non distante dalla casa della scrittrice e avventuriera danese Karen Blixen.
 
E se in Giappone, all’arcinoto Henn-na Hotel di Nagasaki, gli inservienti sono sostituiti dai robot – ogni fase, dal check-in al trasporto bagagli, è gestita dagli androidi – e in camera si accede col riconoscimento facciale, al Dog Bark Inn nell’Idaho, Stati Uniti, trova luogo il trionfo dei cani. L’hotel è costruito a forma di un beagle gigante conosciuto come Sweet Willy. Gli arredi sono ovviamente dedicati agli amati quadrupedi e scolpiti a mano da una coppia di artisti del luogo. In Vietnam, infine, all’Hang Nga Villa di Da Lat, nel Centro-Sud del Paese, si torna all’origine di ogni immaginazione: la casa sull’albero, nota come Crazy House. Progettata dall’architetto locale Dang Viet Nga, la casa è stata costruita nel 1990 per somigliare a un ingrediente di una fiaba. Nelle dieci suite a tema (tigre, aquila, canguro, formica) non mancano le sedie a forma di fungo e le sculture di animali.