Genova

Liguria, regione più "single"
Il 40,9% è solo e spende di più

Secondo i dati della Coldiretti, è quello ligure il territorio con il maggior numero di famiglie monofamiliari. E questo cambia anche i consumi, che penalizzano chi fa la spesa solo per sé

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I liguri sono in testa alla classifica dei "single" italiani: se infatti quasi un italiano su tre vive da solo (31 per cento) in Liguria la percentuale si impenna infatti fino al 40,9%, seguita da Valle D'Aosta (39,6%) e Friuli-venezia Giulia (35,6%). In tutta Italia le famiglie composte da un unico componente che sono salite a quasi 7,7 milioni, con un aumento record del 41 per cento in dieci anni, mentre il dato è più basso nelle regooni meridionali.  E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell'ultimo censimento Istat sulla popolazione e famiglie in Italia disponibile.
"In Italia sono passate da 5.427.621 (24,9 per cento del totale) a 7.667.305 (31,2 per cento del totale) le cosiddette famiglie unipersonali  per effetto - sottolinea la Coldiretti - dei profondi mutamenti demografici e sociali che si sono verificati.
"Con il maggior numero di italiani che vivono da soli si è verificata- sottolinea la Coldiretti - una forte crescita del numero di unità familiari presenti in Italia che solo salite a 24.611.766, con un aumento dell'11,5 per cento in dieci anni. Il cambiamento della struttura familiare - afferma la Coldiretti - influenza profondamente i bisogni ed i comportamenti socioeconomici degli italiani".

Vivere da soli è più costoso: i single in Italia spendono per gli acquisti alimentari oltre il 60 per cento in rispetto alla media delle famiglie italiane, secondo una analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 332 euro al mese mentre ogni componente di una famiglia tipo di 2,3 persone ne spende 204. I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare - continua la Coldiretti - nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali.
A far aumentare le famiglie unipersonali è stato soprattutto l'invecchiamento della popolazione con un crescente numero di persone anziane che vivono sole. E' proprio in  questa fascia che si concentra il maggior disagio sociale. In Italia nel 2013 ci sono stati, ben 578.583 over 65 anni di età (+14% rispetto al 2012), che sono dovuti ricorrere ad aiuti alimentari facendo la fila davanti alle mense o alle associazioni caritatevoli o chiedendo in aiuto pacchi alimentari. Per chi invece ha disponibilità economiche il problema è spesso quello della solitudine. Non è un caso che l'85 per cento degli italiani continua a fare la spesa alimentare quotidiana sottocasa, frequentemente nei piccoli e spesso antieconomici negozi di quartiere che svolgono un rilevante ruolo sociale nei confronti dei cittadini, secondo il rapporto Coldiretti/Censis dal quale si evidenzia che proprio la spesa è l'attività svolta dal maggior numero di persone nel raggio di 15-20 minuti a piedi dalla propria residenza.